Partecipare ad un concorso di creazione vegetale significa ascoltare la parola, quella del tema designato dagli organizzatori, e trasformarla in una forma viva, dove idee ed emozioni sono servite da una tecnica ineccepibile. Meno comune è dare la parola direttamente alle piante, farle parlare di sé ad un pubblico attento e ricettivo.

È ciò che si propongono Andrea Russo, architetto la cui passione per gli edifici sostenibili si trasmette ai giardini che li circondano, e Vincenzo Nardi, paesaggista, un piede in Italia e l’altro a Londra, tra classicismo e libertà. Finalisti alla terza edizione del Festival des Jardins de la Côte d’Azur, dal titolo Jardins d’Artistes, Andrea Russo e Vincenzo Nardi hanno inteso stimolare un dialogo tra le piante e i visitatori, proponendo una personalissima lettura del Decameron boccaccesco.

Il loro giardino, dal titolo suggestivo di Where the Plants Tell the Tales, si ispira ai giorni sospesi che l’allegra brigata creata dal Boccaccio trascorre nel 1348 fuori Firenze, in una villa con giardino, per sfuggire alla peste che infuria in città. Sette fanciulle e tre ragazzi, dieci giovani in tutto, come dieci sono i giorni che passeranno a raccontarsi storie, dieci storie al giorno, cento in tutto. Cento novelle per raccontare la società in pericolo, metterne in rilievo la vitalità e la capacità di resilienza, cantare delle virtù di un umanesimo che apre le porte al Rinascimento.

Spazio ideale e idealizzato, protetto e tuttavia aperto verso il cielo, il giardino accoglie i giovani, a turno re e regine per un giorno. È nel giardino della villa che Boccaccio ha immaginato si tenessero le conversazioni, ed è in giardino che i nostri progettisti colgono l’occasione di far parlare le piante con coloro che vorranno sostare ad ascoltarle. Hanno desiderato disegnare uno spazio che inviti all’ascolto, protegga dal mondo esterno e favorisca una letizia raccolta.

La struttura medioevale a croce dell’hortus conclusus è parsa la più adatta, sia per i riferimenti al giardino claustrale che per la sua capacità di proteggere e contenere. Si entra in un mondo altro, schermato da cipressi di toscana memoria, che siprolungano in bordure di bosso. La perfezione geometrica del perimetro e delle quattro parcelle è addolcita da dieci aiuole di forma circolare con erbacee perenni che avvolgono ciascuna un alberello o un cespuglio, a rappresentare i dieci narratori. Si tratta di autentiche piante “narranti” che si rivolgono ai visitatori, tessendo racconti, rappresentati dalle spirali in rame, che raggiungono gli uditori al centro del giardino presso la fontana esagonale, landmark della composizione.

Acqua di vita, scorrere del tempo, gioia lieve che ritempra, che sgorga simbolicamente da dieci cannelle di metallo colorato che svettano e attirano lo sguardo. È possibile sedersi alla fontana, per farsi attraversare e vivificare dai racconti, per ritrovare le forze e poter tornare, ristorati, all’agitazione del mondo.
Le piante delle bordure sono caratteristiche del giardino medievale e sono state selezionate per la fioritura primaverile, la tessitura e la forma delle foglie, in una ricerca costante di armonia ed equilibrio, capace di sospendere le ansie del vivere e di nutrire lo spirito e i sensi.
Pur evitando una fin troppo facile analogia tra la peste del Duecento e le attuali difficoltà sanitarie dei nostri tempi, gli ideatori del progetto hanno desiderato mettere in evidenza le proprietà terapeutiche e rasserenanti del mondo vegetale, che parla una lingua cristallina, semplice ed accessibile, per poco che ci si fermi ad ascoltare. È l’invito rivolto a tutti noi, visitatori, quello di sostare e tendere l’orecchio.

Il giardino Where the Plants Tell the Tales è stato visitabile a Nizza, presso il Jardin Albert 1er, dal 9 maggio al 9 giugno 2021.

Rose Narranti:
Rosa banksiae ‘Alba Plena’ / Rosa ‘Comte de Chambord’ / Rosa ‘Cyclamen P. de Ronsard’ / Rosa ‘General Jacqueminot’ / Rosa ‘Gertrude Jekyll’ / Rosa ‘Leda’ / Rosa ‘Mrs. John Laing’ / Rosa ‘Pierre de Ronsard’ / Rosa ‘Sidonie’ / Rosa ‘Yolande d’Aragon’

Dettagli progetto

Progettazione: Vincenzo Nardi, Andrea Russo
Luogo: Nizza, Francia
Tipologia: Giardino effimero
Realizzazione: 2021
Committente: Festival des Jardins de la Côte d’Azur – Jardins d’Artistes
Costruzione e fornitura piante: Innovero, Rose Barni, Iris Garden, Coplant, Costanzo Giardini, Fibre Verte

Vincenzo Nardi

Vincenzo Nardi

Architetto paesaggista, specializzato in progettazione di giardini presso il London College of Garden Design. Nei suoi progetti ama coniugare la formalità dei classici giardini all’italiana con l’armonia dello stile naturalista inglese.

Andrea Russo

Andrea Russo

Architetto laureato al Politecnico di Milano, progetta e restaura edifici. Abbina l’architettura allo studio dei giardini e delle piante, estendendo agli spazi verdi i temi della sostenibilità e del basso impatto ambientale degli edifici.