Un sistema energetico e produttivo – il ciclo dell’acqua per un nuovo parco geotermico

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“…quod si quis diligentius aestumaverit abundantiam aquarum in publico, balineis, piscinis, euripis, domibus, hortis, suburbanis villis, spatia aquae venientis, exstructos arcus, montes perfossos, convalles aequatas, fatebitur nil magis mirandum fuisse in toto orbe terrarum”¹ [Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), Naturalis historia]

Niente al mondo è più stupefacente della quantità d’acqua messa a disposizione di tutti, superando tutti gli ostacoli naturali.
Il progetto presentato alla III edizione della Biennale di Pisa TEMPODACQUA, vuole stimolare una riflessione intorno ai temi dell’energia rinnovabile geotermica e dell’acqua in contesti ad alta valenza paesaggistica. Un anello aereo sfiora le chiome arboree e offre puntualmente discese al suolo: il contrasto tra infrastruttura e paesaggio innesca una discussione sui temi dell’inserimento ambientale e dell’impatto architettonico di impianti a tecnologia complessa.

Il presupposto è un “ritorno” alle memorie culturali degli anni ’60 (Walking City, Ron Herron – Archigram 1964-66), declinate secondo l’accezione italiana di Superstudio, recuperando contemporaneamente le iconografie archetipe della cultura etrusca e rappresentando l’energia geotermica attraverso il benessere dell’acqua termale.
L’infrastruttura, intesa come luogo esclusivo della produzione, viene meno e diviene occasione di facile accessibilità, momento collettivo per la cura del corpo, conoscenza del territorio e della contemporanea produzione energetica. Natura, società e infrastruttura: un nuovo equilibrio per il futuro.

L’acqua come elemento del progetto di architettura e paesaggio per una produzione energetica geotermica. Un antico vulcano, pur sopito, sprigiona nell’oscurità della terra un’energia vitale che si trasmette all’acqua. L’acqua diviene energia. L’acqua come infrastruttura circolare tra produzione energetica, riuso e coinvolgimento sociale: 1 – la sorgente / estrazione come origine del ciclo di produzione; 2 – l’acqua, il territorio e la produzione di energia; 3 – la reimmissione nel terreno; 4 – l’utilizzo dell’acqua come veicolo di miglioramento del territorio, utilizzo sociale e momento di conoscenza e benessere.

Energia geotermica e “punti di incontro”: spazi per la conoscenza della risorsa e luoghi di uso ricreativo complementare, al fine di portare alla luce le potenzialità latenti del territorio e dei suoi confini, ipotizzando scenari futuribili per la riqualificazione di aree interessate da fenomeni di geotermia.
Il doppio condotto di acqua e persone è simbolo dell’economia circolare, vero e proprio tentativo di eliminare gli scarti e le emissioni sia in atmosfera che nel terreno. Natura, società e infrastruttura possono coesistere in equilibrio.

Un realismo immaginario. Il sistema circolare, dichiaratamente enfatizzato, ma altrettanto eloquente in termini comunicativi, potrebbe realmente concretizzarsi ricorrendo ad un modello fatto di elementi puntiformi e formalmente innovativi o caratterizzanti. La circolarità non è un disegno, ma un approccio.

¹…ma se qualcuno calcolerà scrupolosamente l’abbondanza di acqua (fornita) alle (fontane) pubbliche, alle terme, alle cisterne, ai canali, alle case, ai giardini, alle ville suburbane, e la distanza da cui proviene l’acqua, gli archi costruiti, le montagne perforate, le vallate livellate, egli vi confesserà che mai è esistita cosa più mirabile sull’intera Terra.