Il progetto, che hanno battezzato “The Yard”, è una controproposta per uno sviluppo attualmente pianificato da architetti scandinavi locali che stanno cercando di portare avanti un uso misto multipiano al di sopra di uno scalo ferroviario.
Con la pandemia che sta prendendo il sopravvento sulle nostre vite in questo momento, invece, immaginano un parco pubblico per la città, uno a cui tutti possano avere accesso e vivere. Il servizio ferroviario nazionale sottoporrà presto ad aggiornamento i suoi attuali motori diesel verso quelli elettrici, il che significa che l’inabitabile ed inutilizzato spazio dello “scalo ferroviario grigio” sopra la trincea diventerà presto un “Scalo Verde” abitabile. Qualcosa di cui c’è molto bisogno in questi tempi senza precedenti.
Attraverso progetti come questi è possibile avere una voce abbastanza forte da consentire alle nostre città di ascoltare e intraprendere le azioni necessarie per un futuro migliore.

La stazione ferroviaria centrale di Aarhus è il punto di transito principale quando si entra e si esce dalla città. È anche un hub di trasporto multimodale con collegamenti di metropolitana leggera, autobus urbani e regionali e funge da portale d’ingresso. È la prima e l’ultima impressione che un visitatore avrà della città. Il comune di Aarhus ha recentemente interrogato i suoi cittadini e politici in merito a una proposta di sviluppo dello scalo ferroviario da parte di un’azienda scandinava locale. La cittadinanza chiedeva più spazi pubblici aperti. La proposta di LOCØ è l’incarnazione dei desideri e della volontà dei cittadini di avere accesso a maggiori spazi verdi. Il design di LOCØ affronta i problemi attuali di mobilità, salute, benessere, biodiversità e sostenibilità su uno scalo ferroviario funzionante. Con questa proposta per un parco sopra la trincea ferroviaria, immaginano un santuario necessario nel cuore di Aarhus, dove i residenti possono entrare in comunione con la natura e tra di loro.

Il progetto ha ora il sostegno unanime di tutti i partiti politici in Danimarca (alcuni dei quali erano a favore della proposta precedente prima di vedere il design alternativo) ed è ora in fase di finanziamento.
Ritengono che questo sia un ottimo esempio di come gli architetti possano agire sulle questioni urbane e avere impatti significativi nel loro contesto locale. Sperano che vicende come queste, coronate da successo, possano ispirare altri a intraprendere azioni simili.

Contesto globale

La pandemia ha sottolineato la necessità di resilienza nelle città con lo spazio pubblico al centro della scena: secondo recenti studi e statistiche quasi la metà della popolazione ha manifestato ansia o preoccupazione durante la pandemia.

Quasi una persona su cinque ha riferito di sentirsi sola e di aver avuto sofferenza mentale a causa del blocco imposto in tutto il mondo.

Gli spazi verdi sono importanti per la salute mentale. Avere accesso a spazi verdi può ridurre le disuguaglianze di salute, migliorare il benessere e aiutare nel trattamento delle malattie mentali. Alcune analisi suggeriscono che l’attività fisica in ambiente naturale può aiutare a porre rimedio a una lieve depressione e ridurre gli indicatori di stress fisiologico

Spazi ben progettati migliorano la coesione della comunità e promuovono salute, felicità e benessere per tutti i cittadini, oltre ad incrementare investimenti, sviluppo economico e sostenibilità ambientale.

Con l’aumento della popolazione e della diversità nelle città, la creazione di spazi pubblici di qualità sta diventando sempre più urgente.

Le città sono sempre più alla ricerca di risposte su come la mobilità intelligente possa essere un catalizzatore per la rigenerazione urbana. Come possono, ad esempio, soluzioni di mobilità a basso costo sostituire gli spostamenti in automobile, rimodellando così la città? Il parcheggio per biciclette integrato è una risposta ad un grave problema nei centri delle nostre comunità urbane in tutto il mondo: inquinamento e ingorghi stradali.
Il lavoro da remoto porta come conseguenza che le persone diventano meno legate alla città come luogo di lavoro e sono invece attratte da essa come luogo in cui vivere. Le città di tutto il mondo chiedono un maggiore accesso agli spazi pubblici all’aperto e ora devono pensare a come renderli attraenti per cittadini e stranieri, in modo che decidano di stanziarsi.

Aarhus

Aarhus è una città vivibile. Molti nuovi arrivati sono attratti da Aarhus per il suo fascino di piccola grande città, con la sua vicinanza alle foreste e alla natura e il suo vivace centro città ricco di servizi culturali. Oltre ad essere la città in più rapida crescita in Danimarca, sta anche aumentando la sua diversità grazie a molti residenti che arrivano da paesi fuori dall’Unione Europea.

Brabrand Sø, parte dei polmoni verdi di Aarhus, si trova appena a est del centro della città. Un corridoio ininterrotto di spazi verdi va da qui fino alla stazione ferroviaria centrale.

Aarhus non è estranea all’innovazione urbana: proprio come quando la città rivendicò il suo fiume e lo trasformò in uno spazio per tutti negli anni ’50. Non solo, ma è anche orgogliosa del suo spirito di forte cooperazione e coesione sociale. Questo sarà messo in discussione man mano che la città crescerà. Tuttavia, con iniziative come Rethink Aarhus e Go Green with Aarhus, la città sta affrontando le sue sfide senza perdere di vista il futuro. Una di queste è quella di essere Carbon neutral entro il 2030.

L’intera città guarda gli spazi pubblici in questo momento con occhi nuovi. Come è possibile canalizzare l’energia e le aspettative di questo momento per un cambiamento a lungo termine? Cercando di essere “smart”.

L’opportunità

L’elettrificazione dei binari offre nuove possibilità per attivare lo spazio sullo scalo Banegraven e la città ha mostrato la volontà di affrontare le potenzialità del sito e ha chiesto opinioni ai suoi cittadini. Ora, Banegraven rappresenta un’opportunità per soddisfare le aspirazioni verdi della città e dei suoi abitanti. Tuttavia, l’attuale piano di sviluppo dell’area, proposto da uno studio locale, suggerisce di rivestire lo spazio sopra lo scalo ferroviario per far posto a un nuovo quartiere ad alta densità.

The wall (proposta attuale)

Piuttosto che unificare due aree della città, la proposta la sconvolge e la divide, sia fisicamente, come un muro di edifici, che socio-economicamente, come sviluppo signorile. Interrompe ulteriormente il sito riducendo la luce solare, i panorami, l’habitat e la circolazione dell’aria fresca nella città. La proposta suggerisce di densificare quella che è già una delle aree più congestionate della città, Aarhus Banegaardsplads, e aggiunge pochissimo in termini di spazio pubblico e mobilità sostenibile.

Sebbene il nuovo schema di sviluppo risolva il problema di connettività riguardo al collegamento di entrambe le parti, non colma il divario tra le due comunità. Lo schema proposto continuerà questa tendenza, tuttavia sotto forma di un muro di edifici e sviluppi che occupano più spazio del necessario e che non affrontano le attuali e critiche questioni che la maggior parte delle città e dei residenti sta affrontando ora.

The Yard (la proposta di LOCØ)

Le persone hanno parlato del loro contesto urbano ideale. La richiesta di spazi pubblici aperti è alta, necessaria e desiderata. Propongono di trasformare la valle grigia dello scalo ferroviario in un verde ponte infrastrutturale sociale, con una copertura leggera tesa sui binari della ferrovia. Un nuovo parco e spazio pubblico nel cuore della città per affrontare l’era post COVID e ancorare due quartieri divisi.

Obiettivi e visione

Landmark – Si riconosce la trincea dello scalo come un elemento significativo della natura, una parte unica e cruciale della struttura della città.

Ferrovia – Viene mantenuta e sviluppata la trincea ferroviaria come un cuneo verde nella città. Un grande spazio aperto di natura selvaggia con terreno fertile, biodiversità, aria fresca, luce e panorami.

Spazi esterni – Si indagano le potenzialità di creare opportunità di attività e spazi esterni attraenti che seguono il percorso allungato del cuneo verso la valle fluviale.

Connettività – Si considera il cuneo verde come una risorsa significativa che crea coerenza tra i quartieri, preferibilmente ampliato con ponti ciclabili pedonali.

Spazio urbano – Viene rigettata l’idea che la continua densificazione urbana sia sempre positiva, indipendentemente dagli evidenti effetti dannosi sulla vita e sugli spazi esistenti della città.

CO2 Neutral 2030 – In linea con l’elettrificazione della rete ferroviaria, rafforza l’obiettivo “verde” principale del comune di Aarhus di essere CO2 neutral entro il 2030.

Lavoro a distanza – Sempre più persone lavorano da remoto, il che significa che non devono più recarsi in ufficio, possono lavorare da qualsiasi luogo, da uno spazio aperto, un pop up store o un bar.

Salute – I parchi, i parchi giochi e il verde residenziale migliorano la salute mentale e fisica, riducendo la mortalità nei residenti, fornendo un ambiente rilassante e alleviando lo stress.

L’ecosistema dello scalo ferroviario verde di Aarhus

Un nuovo ancoraggio urbano e comunitario che unisce perfettamente due quartieri divisi. Un epicentro per la cultura urbana e sociale per tutti.

Il sito attuale:Due aree della città (Frederiksbjerg e il centro di Aarhus) sono divise da uno scalo ferroviario che collega la città al resto dell’Europa. I due quartieri sono collegati tra loro da due ponti trafficati a est e ovest. Grandi alberi fiancheggiano il sito e formano un corridoio naturale ininterrotto nel cuore della città. Lo spazio aperto permette di godere di panorami, luce solare e circolazione dell’aria.

Rimuovere gli edifici – La densità può essere significativa per una città, ma non in questa. Lo sviluppo viene spostato nel porto dove è ancora possibile e c’è spazio per l’industria

Rispettare il sito – Rispettare la natura., rispettare il “flusso” stabilito del sito. Ciò consente al sito di “respirare”. Il tutto spingendo la superficie verso l’interno e quindi preservando gli alberi centenari situati a lato dello scalo ferroviario.

Relazionarsi al contesto – Sollevando i bordi del parco, questo viene meglio integrato con l’ambiente circostante. Ciò crea punti panoramici nella città e nella natura, consentendo di visualizzare “sotto la superficie” i treni sottostanti.

Rispettare il vicinato – Le viste sugli spazi aperti vengono preservate.

Seguire il flusso: pista ciclabile sopraelevata per pendolari – Esiste un’intensa circolazione sul sito con la natura lineare dei binari e della passerella a sud. Questa circolazione ha modellato il carattere del sito e dei quartieri adiacenti. Il design non interrompe la circolazione esistente. Invece utilizza questa energia per plasmare il proprio modello di circolazione, più fluido.

Portare natura – Svariati spazi verdi selvaggi e curati forniscono l’habitat per molteplici utenti del sito (umani e animali) e attività.

Lo spazio sotto lo scalo – Al di sotto dell’impalcato vengono mantenuti e ove possibile potenziati gli spazi verdi esistenti per fortificare il corridoio verde in entrata e in uscita dalla città.

Placemaking attivo – Spazi pubblici ben studiati sono progettati secondo i principi del “placemaking”, capitalizzando le risorse, l’ispirazione e il potenziale della comunità locale, al fine di creare luoghi che promuovano la salute, la felicità e il benessere delle persone. Il suddetto programma di attività è tratto direttamente dalle riflessioni espresse dalla comunità.

Dettagli progetto

Progettazione: LOCØ
Luogo: Aarhus, Danimarca
Tipologia: Spazio pubblico, urbanistica, infrastruttura
Anno di progettazione: 2020
Area: 2.800
Progettisti: Marco Antonio Maycotte, Wei Lesley Yang, Alexander Coulson
Committente: Frederiks Gruppen, Città di Aarhus

LOCØ

LOCØ

LOCØ è un gruppo di architetti, designer, pensatori e promotori del cambiamento [di nuova generazione] emergenti che operano all’interno delle frontiere spaziali delle nostre città in evoluzione, con sede a Londra e Copenaghen. LOCØ si occupa dei campi dell’architettura, dell’urbanistica, della ricerca e dello sviluppo con un processo di sviluppo olistico. Lo studio è condotto dal fondatore e direttore creativo, Marco Antonio Maycotte, affiancato dai partner co-fondatori Alexander Coulson e Wei Lesley Yang. Sono tanto ambiziosi quanto creativi e spinti a cambiare la forma del nostro mondo per un futuro migliore. Vogliono portare gli spazi e le esperienze di vita, lavoro, divertimento e gioco ad una maggiore focalizzazione. Insieme, raccolgono molti progetti di alto profilo che hanno avuto l’opportunità di portare avanti, progettare e a cui hanno contribuito. Questi fattori rendono il loro approccio unico e le loro capacità ed esperienze inestimabili.