[QUADRATUM], è questo il titolo di un primo intervento di urbanistica tattica a cura dell’architetto Luciana Montrone che riguarda un progetto più ampio dal titolo “Vuoti Vivi”, atto a valorizzare i vuoti urbani all’interno delle nostre città. Lo spazio urbano viene spesso concepito come puro spazio connettivo di funzioni, che annulla quasi completamente la complessità delle relazioni sociali, inducendo la distruzione delle forme locali dell’abitare nelle città. La città contemporanea è in continua crescita e diviene sempre più difficile combattere l’ipertrofia metropolitana che la caratterizza; così che spesso i tentativi di produrre luoghi di scambio e di relazione, hanno portato alla creazione di non luoghi, ovvero spazi privi di identità, relazioni e storia.
I vuoti urbani sono diventati perimetri di zonizzazioni incontrollate, luoghi di attraversamento, con un’idea di spazio pubblico museificato che ha assunto valore unicamente in relazione al tessuto di cui è margine sterile e acritico. Oggi l’idea stessa di spazio pubblico è assente nelle conurbazioni periferiche diffuse, oppure è sostituito da concentrazioni specializzate del commercio. Conseguentemente, anche l’identificazione dell’abitante con il proprio spazio di vita si fa sempre più difficile.
L’individuo non ha più bisogno di definire la propria identità attraverso lo scambio sociale, ma casualmente si trova parte integrante di flussi di attraversamento indefiniti.
L’obiettivo di “Vuoti Vivi” è quello di creare una connessione tra “homo socialis” e città, identificare quindi la centralità del quartiere riconoscendo la qualità dello spazio pubblico, attirando e stimolando l’interesse collettivo e rendendo l’area vivibile ed accessibile.
Carbonara, quartiere periferico della città di Bari, è stato oggetto di un primo intervento di riqualificazione a basso costo, veloce e con il solo utilizzo di colori di un vuoto urbano creatosi in seguito al crollo di un immobile nel 2009.
L’obiettivo progettuale è stato quello di introdurre l’arte nel centro storico del quartiere e di sensibilizzare i cittadini, attraverso un esperimento sociale, dato che il progetto è stato realizzato con la partecipazione attiva dei cittadini stessi favorendo socialità ed integrazione, creando inoltre un legame più forte di appartenenza al territorio, in quanto il cittadino si sentirà attore principale della scena e non semplice osservatore.
Il protagonista è Piet Mondrian che con la sua opera “Composizione di giallo rosso e blu” del 1929 ha ispirato il progetto. Si intende esprimere armonia tramite equilibrio dei rapporti tra linee, forme semplici come quadrato e rettangolo e colori primari come il giallo legato all’energia solare, il rosso unione tra luce e spazio e il blu che simbolicamente si riferisce alla spiritualità. Una ricerca di equilibrio e perfezione formale. L’arte di Modrian è un inno alla bellezza e alla purezza, in un periodo storico come quello attuale vuole essere un vero e proprio messaggio di speranza.
I cittadini hanno risposto positivamente, si organizzano eventi con bambini, eventi sportivi come lezioni di yoga, etc. Da “vuoto” è diventato dunque, un vuoto “vivo”.

Project details

Progettazione: Luciana Montrone Architetto
Luogo: Carbonara di Bari, Bari, Italia
Tipologia: Urbanismo tattico
Realizzazione: 2020

Luciana Montrone Architetto

Luciana Montrone Architetto