Data: 17 – 23 – 24 Febbraio 2023
Luogo: Spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso, Italia (e online)
Sito: Fondazione Benetton Studi Ricerche
Giovedì 23 e venerdì 24 febbraio 2023, ritornano in presenza, a Treviso, dopo due edizioni svolte online, le Giornate internazionali di studio sul paesaggio, organizzate dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, evento che costituisce il principale momento di riflessione e confronto pubblico sulle linee di ricerca della Fondazione sui temi del paesaggio e della cura dei luoghi. Le due giornate saranno introdotte, venerdì 17 febbraio, da un’anteprima online.
Questa diciannovesima edizione, in programma nell’auditorium degli spazi Bomben, e in streaming nei canali social della Fondazione, ruoterà attorno alla parola “fuoco” e all’importante ruolo che questo elemento ha sempre svolto, e tuttora svolge, nella gestione, cura e rinnovamento del paesaggio, ma anche alla sua costante e fondamentale presenza nella vita dell’uomo, rispetto alla sua presenza nei riti, nelle pratiche tradizionali, nelle invenzioni che accompagnano la nostra cultura.
Dalla parte del fuoco. Riti, visioni, pratiche di coltivazione nel paesaggio è infatti il tema delle Giornate 2023, il cui programma, curato da Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton e docente di Architettura del Paesaggio all’Università Iuav di Venezia, e da Simonetta Zanon, responsabile ricerche e progetti sul paesaggio della Fondazione Benetton, sarà articolato in quattro sessioni: Riti e rappresentazioni, Paradossi, Sotto il vulcano, Coltivazioni, che coinvolgeranno una quindicina di professionisti, studiosi, esperti italiani e stranieri di varie discipline: dall’antropologia alla filosofia, dalla vulcanologia alla gestione forestale, dall’architettura del paesaggio alla botanica, dalla geografia fisica all’arte.
Le giornate saranno precedute venerdì 17 febbraio dalla conferenza online di anteprima Cultivated by Fire della pluripremiata architetta paesaggista, designer urbano e artista australiana Kate Cullity, che presenterà alcuni dei suoi progetti in cui l’elemento “fuoco” ha svolto un ruolo di primo piano nell’ ideazione e nella realizzazione.
Spiegano i curatori Luigi Latini e Simonetta Zanon: “In un momento in cui incendi di ampiezza e intensità inimmaginabili solo pochi anni fa divampano in tutto il mondo e sembrano annunciare un’imminente Apocalisse, risulta ormai evidente come, paradossalmente, quelli più violenti siano causati anche dall’assenza di tutti quegli incendi, naturali o antropogenici, comunque controllati, ai quali i paesaggi si erano adattati, e dal conseguente degrado ecologico accompagnato a uno smisurato accumulo di materiale combustibile. Analogamente, eruzioni vulcaniche tanto spettacolari quanto distruttive interessano sempre più territori abitati, bloccando le attività di intere regioni e mettendo in pericolo la vita stessa di molte persone.
In questo scenario, nel quale ancora una volta è il comportamento umano a rivelarsi problematico, è necessario ricollocare il fuoco nella discussione sul futuro della Terra, assumendo un nuovo approccio che si basi su un’idea di coesistenza e non su forme di contrapposizione. Il fuoco costituisce infatti un elemento che non è immaginabile escludere dal nostro ambiente di vita; è dunque necessario promuovere questa vicinanza in termini di visioni progettuali e di cura del paesaggio capaci di tener conto della sua ecologia, di saper recuperare conoscenze e pratiche tradizionali in modo inventivo, di essere coraggiose nel sostituire i combustibili fossili con altre fonti di energia. In questo senso risulta necessario uno sguardo nuovo che può maturare attraverso il dialogo con il mondo delle scienze naturali e umane, e delle arti”.
Informazioni: Ingresso libero. Per la partecipazione è richiesta l’iscrizione attraverso i form online pubblicati nei canali social e nel sito per i diversi eventi, in particolare per la conferenza di anteprima (17 febbraio) che si svolgerà sulla piattaforma Zoom, con traduzione simultanea in italiano e inglese; per le due giornate del 23 e 24 febbraio che si svolgeranno nella sede della Fondazione, con traduzione simultanea italiano/inglese, e per la proiezione del film (23 febbraio), che si svolgerà nella sede della Fondazione, ma per la quale sarà possibile anche un numero limitato di visioni in streaming dal canale Vimeo.