Concorso di idee comparto Municipio di Stabio

Oggetto del concorso è un’area verde sita in un punto nevralgico di Stabio, che si inserisce tra tre strutture fondamentali per la collettività: la Casa comunale di Stabio, la Casa del Sole e la Casa Anziani Santa Filomena. Malgrado il potenziale e la presenza di alcuni elementi di qualità (i grandi alberi, il laghetto, una certa riservatezza malgrado la posizione centrale), l’area è attualmente poco frequentata, poco caratterizzata e quasi non percepibile dalla limitrofa via Ufentina.

CARPA DIEM è un progetto che si pone due principali obiettivi. Il primo è quello di rendere il parco, ora un tassello geometrico a sé stante, un elemento fluido di connessione: il rigido assetto viene spezzato da percorsi che mettono in comunicazione i punti chiave del comparto e li connettono con il paese. I flussi si generano in modo naturale seguendo i tracciati che le persone compirebbero spontaneamente se non vi fossero vie obbligatorie già demarcate.

Il secondo obiettivo è quello di caratterizzare il parco, sì da farlo diventare un punto di ritrovo per la collettività; non solo un “piacevole parco” quindi, ma un luogo che susciti curiosità ed interesse.

A tal fine è necessario anzitutto rimuovere alcuni consistenti elementi di cesura. L’insieme caotico di muri, gradini e arbusti lungo la via Ufentina si sgretola; gli albi comunali e le tettoie per le biciclette vengono ricollocati. Viene proposto un sistema unitario di gradini, rampe e vasche verdi, che asseconda dolcemente le pendenze e permette al visitatore di accedere al comparto in più punti. Grazie alla nuova spazialità e all’assenza di barriere verso la città, la Casa comunale acquista una nuova veste di rappresentanza, fresca e dinamica.

Stessa sorte tocca al muro che delimita l’area della Casa del Sole, muro che la isola fisicamente e visivamente: la sua rimozione è il primo passo per connettere la struttura con il parco ed è opportunità per introdurre nuove relazioni.

Su questo spazio, ora libero, si posano tre linee generatrici che ridefiniscono il parco; dove i percorsi convergono o si distaccano, si creano naturalmente aree di aggregazione con vocazioni diversificate.

Dalla prima convergenza si genera il punto di ritrovo centrale del parco, una piazzetta pavimentata con possibilità di essere ombreggiata nei mesi più assolati tramite una copertura removibile di forma circolare. Le sedute principali si integrano nel gesto, seguendo le curve primarie e delimitando due lati della piazza. Il terzo lato è delimitato da un elemento evocativo che nei secoli passati ha fortemente caratterizzato Stabio: l’acqua. L’acqua è richiamo storico e naturale per la città di Stabio: si pensi all’importanza delle acque termali nelle epoche passate, ai numerosi uscelli e riali presenti nel territorio… L’acqua è elemento da sempre al centro dello sviluppo umano: si può contemplare, osservare, plasmare, utilizzare… e ci si può giocare.
Per questo CARPA DIEM potenzia l’elemento acqua, già presente nel parco. Il piccolo laghetto diventa elemento nevralgico e catalizzatore del sistema. Lo fa sdoppiandosi e acquisendo una nuova forma, divenendo un piccolo ruscello che fiancheggia una delle linee generatrici.
L’acqua diventa così un fattore di richiamo per la comunità: per famiglie, bambini, insegnati e per chiunque abbia voglia di scoprire il funzionamento di pompe e ruote idrauliche, di chiuse e serrande, delle leggendarie viti di Archimede. I giochi che popolano il corso d’acqua sfruttano il suo naturale flusso, dettato dalle pendenze esistenti, e sono elemento al contempo ludico e pedagogico, atto a far comprendere attraverso il divertimento le leggi della fisica e della meccanica, promuovendo creatività, manualità e cooperazione.
 
Il flusso d’acqua delimita inoltre la parte pavimentata, separandola dall’area più naturale del parco, dove ci si può distendere sull’erba verde a leggere un libro, godendo del sole e rinfrescandosi col ruscello.

La “sorgente” ed il termine del corso d’acqua sono anch’essi luoghi significativi. La sorgente si attesta nel secondo spazio di ritrovo creatosi dalla convergenza / divergenza delle linee generatrici: la piazzetta del Centro diurno per anziani. Questo spazio gode ora di una nuova apertura verso il comparto del Municipio: un esterno vivibile, ombreggiato, lambito dall’acqua, dal quale poter osservare la vita nel parco. Anche qui, nei mesi più assolati, una copertura removibile permette la creazione di una zona d’ombra con tavolini e sedie. L’area di ritrovo è prossima al parco della Casa anziani Santa Filomena, con il quale sarebbe interessante stabilire un collegamento più diretto. Rispetto alla Casa anziani viene invece mantenuta la fascia di rispetto, incluse le alberature, lungo il lato delle camere.

A fianco trova posto il giardino dell’asilo nido, non più elemento a sé stante ma naturale prosieguo del parco, anch’esso toccato dall’acqua. Anche i più piccoli, con la guida dei loro insegnanti, possono godere degli elementi naturali, in uno spazio circoscritto e protetto, oppure recarsi nell’antistante parco.
Nella parte finale l’acqua discende pacatamente le gradinate di accesso al comparto, richiamando all’esterno ciò che si sviluppa all’interno del parco. Alla sua destra sventolano le bandiere di rappresentanza ed è integrato un basamento atto ad ospitare una qualche scultura significativa per il paese, a sottolineare la vocazione pubblica e di rappresentanza del luogo.
CARPA DIEM trasforma un tassello astratto in un luogo per tutti: per gli anziani che gravitano attorno al Centro diurno e alla Casa anziani; per i bambini, anche i più piccini, che possono recarsi al parco non solo per il laghetto, ma anche per sperimentare e sperimentarsi tramite giochi pedagogici; per giovani, adulti e famiglie desiderosi di un momento di relax e lettura nel verde urbano o di socialità in aree attrezzate.

La convergenza in un solo parco di più luoghi di interesse favorisce lo scambio di relazioni fra generazioni, base per la creazione di una comunità viva e coesa. La riorganizzazione interna dei flussi e dell’accessibilità del parco dall’esterno, garantita in più punti a piedi, in bici o in carrozzina, lo rende un parco realmente fruibile. Tra parco e Casa comunale viene mantenuta una fascia di rispetto, per garantire agli operatori comunali libertà di movimento e tranquillità, pur godendo del nuovo parco.

La fluidità degli spazi è rafforzata dalle scelte materiche degli elementi. Le aree di rappresentanza legate al Municipio restano caratterizzate dai tradizionali dadi di porfido, mentre le aree pavimentate del parco sono realizzate in cementino. Il trapasso tra gli elementi (il verde, il cementino e i dadi) non è netto: le materie si compenetrano svanendo l’una nell’altra sì da ottenere una transizione naturale. Gran parte delle alberature presenti viene mantenuta; solo pochi alberi vengono abbattuti per spezzare la geometria esistente, lasciare posto ad una spazialità più dinamica, aprire nuovi assi visivi.

Dettagli progetto

Progettazione: Studio Seltz
Luogo: Stabio, Svizzera
Tipologia: Design urbano
Anno di progettazione: 2022

Studio Seltz

Studio Seltz

Studio Seltz nasce in una ex fabbrica di gazzose a San Pietro di Stabio (CH) nel 2021. In questo atelier immerso nel verde si progettano e realizzano, in maniera sartoriale e ricercata, oggetti architettonici ad ogni scala: ville, corti storiche, stabili residenziali e amministrativi, interni e arredi su misura. Ma anche brani di città e paesaggi urbani. Grazie alla pluriennale esperienza maturata sul campo delle due socie fondatrici, ogni progetto viene analizzato e curato nel dettaglio. Equilibrio, esigenze funzionali e tecniche, aspetti estetici ed emozionali, materiali e sostenibilità sono i leitmotiv dominati di ogni processo creativo. Al centro della ricerca c’è sempre l’uomo con le sue molteplici esigenze e sfumature, considerato nelle sue esigenze private e come individuo facente parte di una comunità fluida e dinamica.